
03 Apr Visso nel cuore
Progetto Visso nel cuore
Nel novembre del 2017, durante il nostro Consiglio il Presidente aggiornava i presenti su una criticità di carattere straordinario relativa al Comune di Visso (MC) e la necessità di realizzare un ambulatorio pediatrico. Causa la burocrazia e la prolungata situazione di emergenza, i lavori di ricostruzione sono lentissimi e, dopo una prima nostra cospicua donazione nel gennaio 2019, oggi i lavori proseguono incessantemente e si scontrano con la nuova emergenza del Covid-19. Siamo però certi che riusciremo nel nostro comune intento, grazie alla totale collaborazione del Sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi e del suo staff tecnico, che si prodiga ogni giorno affinché l’opera possa vedere presto la sua definitiva realizzazione.
Visso era un borgo meraviglioso alle pendici dei monti Sibillini, devastato dal terremoto del 2016, la cui zona rossa, che coinvolge l’intero borgo ha stravolto la vita di una intera comunità, come molte altre a causa di quel maledetto sisma.
Perchè Visso?
Abbiamo intercettato un servizio della RAI in cui una mamma, a causa parto prematuro, ha dovuto affrontare un calvario di mesi per la terapia intensiva, senza poter avere una volta a casa un presidio in loco per potersi recare per i normali controlli medici. Noi, con l’iniziativa #perVisso abbiamo intrapreso questa iniziativa solidale per offrire una giusta opportunità alle mamme di Visso.
Lettera di ringraziamento di Tatiana
Da quando il terremoto ha colpito il mio paese, sono entrata in contatto con la Fondazione Visitarci per la Maternità Ada Bolchi Dell’Acqua.
Grazie al presidente, carissimo amico del nostro territorio, che mi tiene aggiornata sulle loro splendide iniziative, posso testimoniare con grande entusiasmo la solidarietà che abbiamo ricevuto qui a Visso; un altruismo magico che ha permesso di “partorire” questo bellissima iniziativa.
Il progetto della Fondazione permetterà di avere in paese un ambulatorio pediatrico chiamato “Tatiana”, e questa scelta di chiamarlo con il mio nome mi riempie di gioia, per essere stata d’ispirazione per un’iniziativa così importante.
Mi permetto di riportare le parole di un articolo scritto da me poco dopo il terremoto, attraverso il quale è avvenuto il contatto con la Fondazione.
“La terra che si muove deve essere una spinta per far muovere le menti. Si devono muovere le persone, i cittadini, la bandiera della nostra nazione. Si devono muovere di un’andatura armonica al fine di poter fare sbocciare migliaia di ginestre dalle macerie. Al fine di poter dare ai bambini un’occasione di restare insieme, uniti, e di trasformare quest’esperienza tragica in una lezione di vita. Dalla vita nasce vita. Se non lo si vuole fare per noi stessi, lo dobbiamo fare per loro. Troppo spesso i bambini sono sottovalutati, messi da parte, la loro anima trascurata. Bisogna dar loro spazio e possibilità di diventare il futuro. Diamo loro la possibilità di restare uniti e di assaporare il profumo di tante piccole ginestre che sorgono dalla polvere. Diamogli la possibilità di sentire il loro profumo, perché loro stessi saranno piccole, docili ginestre.”
Queste poche parole penso siano sufficienti per far capire l’importanza di questo progetto:
un’iniziativa dedita all’attenzione e alla coltivazione delle piccole cose.
Con grande stima, Tatiana.